sabato 24 ottobre 2009


23 Ottobre
Kyoto…mon amour! 5 giorni f-a-n-t-a-s-t-i-c-i!!! Una città bellissima che sintetizza completamente la mia idea di Giappone: templi, giardini, arte zen e shopping. Camminare per le strade di Kyoto rivela continue sorprese: l’entrata di una casa, una classica ryokan tra un hotel moderno e una pizzeria, e sale da the da cui escono signore in kimono. L’artigianato locale è tra i più belli che abbia mai visto, anche se purtroppo il prezzo non aiuta! Abbiamo cercato di vedere quanto più possibile e non potevamo non partire da Gion, il quartiere delle geishe . Purtroppo non ne ho visto neanche una ma girare tra le vie del quartiere, con una storia così densa… è stata un’emozione forte comunque! Poi Higashiama, un altro quartiere ricco di storia, con parchi e laghetti pieni di carpe e vie costeggiate da vecchie case di legno, negozi tradizionali e sale da the. Tutto è così pittoresco e magico che è veramente difficile dire quale zona sia più bella dell’altra… e poi mi è venuta una gran voglia di rifare il giardino appena arrivo a casa!!!
E poi, visto che siamo un bel po’ fortunati, ci siamo goduti anche 2 feste tradizionali che si sono svolte il 22: il Jidai Matsuri Festival e Kurama no Hi-Matsuri. La prima si svolge lungo il centro di Kyoto ed è una sfilata con tantissimi partecipanti vestiti in abiti d’epoca e divisi per categoria e periodo storico (Samurai, Armata Reale, Shogun, etc). La data commemora il giorno in cui l’imperatore Kammu (1200 anni fa) decise di trasferire la capitale a Kyoto. Sapendo gran poco della storia del Paese non abbiamo colto tutto, ma i vestiti, i cavalli, le carrozze e la tonnellata di gente corsa in città per vederla ci hanno entusiasmato non poco! E poi quando vedi che le nonnine che non parlano neanche inglese cercano comunque, tra una caramella e l’altra che ti mettono in mano, di spiegarti le differenze dei costumi che sfilano, non puoi non farti coinvolgere!! L’altra festa si svolge invece a Kurama, un’ora circa da Kyoto, di sera ed è la festa del fuoco. Non abbiamo potuto rimanere fino alla fine e non abbiamo capito molto perché qualunque cartello o spiegazione ci veniva data in giapponese, ma il clima di eccitazione della gente e la suggestione del fuoco sono state comunque coinvolgenti. Il tutto si svolge per le vie della città dove vengono accesi dei falò e dove vengono portate in “processione” delle fiaccole, quelle piccole da bambini e quelle grandi da 3-4 adulti. Al centro viene allestita una grande palizzata su cui vengono posate delle fiaccole giganti. Il climax si raggiunge verso le 22 quando un altro gruppo di cittadini, cantando al ritmo dei tamburi, incontra i “portatori di fiaccole” e insieme fanno iniziare la processione verso il tempio della città. Indubbiamente pittoresco ed è stata veramente una gran fortuna assistere ad entrambi!!

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